Bitcoin per le compravendite di immobili

In Italia ora è disponibile una nuova ed innovativa offerta di pagamento nel settore delle compravendite di immobili,i Bitcoin definita la «la moneta del futuro» può essere usata per comprare casa!

Questa notizia è apparsa sui principali quotidiani, ha viaggiato in rete per alcune settimane e ci ha incuriosito.

Sarà una vera rivoluzione per il mercato immobiliare?

L’annuncio è stato fatto da una società del settore immobiliare, il Gruppo Barletta, per la prima volta in Italia è possibile pagare con la moneta virtuale l’acquisto della casa, ossia i 123 appartamenti di un edificio riqualificato nel quartiere San Lorenzo a Roma.

La proposta è molto interessante perché per incentivare l’iniziativa sono previsti significativi risparmi nelle spese notarili e di agenzia che sono a carico del costruttore, i risparmi che si ipotizzano tra i 15.000 e i 45.000 euro in base alla tipologia di immobile acquistato.

Facciamo un passo indietro, il Bitcoin è una moneta “virtuale”, o meglio “criptovaluta”, utilizzata come “moneta” alternativa a quella tradizionale avente corso legale emessa da una Autorità monetaria.

Questa moneta digitale è stata inventata nel 2008 da uno sconosciuto (noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto) e nel tempo ha dimostrato una forte volatilità e quindi sembrava decadere il sogno di un sistema finanziario perfetto.

Oggi il valore di un Bitcoin è di 1.146 dollari e ci sono molti possessori di Bitcoin pronti ad investire questo patrimonio.

L’annuncio non è una bufala o fake ma una realtà resa possibile a seguito della risoluzione dell’Agenzia delle Entrate del settembre scorso, che ha di fatto riconosciuto i Bitcoin come una valuta straniera, rendendo quindi possibile usarla in un atto notarile.

“La circolazione dei Bitcoin, quale mezzo di pagamento si fonda sull’accettazione volontaria da parte degli operatori del mercato che, sulla base della fiducia, la ricevono come corrispettivo nello scambio di beni e servizi, riconoscendone, quindi, il valore di scambio indipendentemente da un obbligo di legge….

…si ritiene che l’attività di intermediazione di valute tradizionali con Bitcoin, svolta in modo
professionale ed abituale, costituisce una attività rilevante oltre agli effetti dell’Iva anche dell’Ires e dell’Irap.”

Agenzia delle Entrate “Interpello ai sensi dell’art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212”

Quindi l’Agenzia delle Entrate la considera una valuta a tutti gli effetti, al pari delle valute straniere tradizionali, una moneta, cioè, alternativa al conio avente corso legale emesso da un’Autorità monetaria.

Prima cosa da fare però è la registrazione su una delle piattaforme che consentono la creazione di un portafoglio elettronico, il quale, a sua volta, genera una sorta di IBAN, necessario per effettuare il deposito e creato il “conto”, sarà possibile effettuare il cambio.

In Italia, non sono molte le strutture che accettano Bitcoin, sono prevalentemente localizzate al centro nord e nei grossi centri urbani, per esempio a Milano ci sono molte palestre, negozi di informatica e anche studi legali. (vedi www.quibitcoin.it)

Brano estratto da Mind Over Money: The Psychology of Money and How to Use It

Chissà se con queste novità il mercato immobiliare ripartirà più facilmente…noi Servicer della Business Information dobbiamo mettere a disposizione informazioni di base e servizi più complessi per soddisfare questo mercato che punta alla “disintermediazione”

Approfondisci: WorkArea @commerce e Bilancio Catastale per Valutazioni immobiliari.