Le prospettive NPL e la complessità degli UTP: andrà proprio tutto bene?

Settembre si è concluso e come ogni anno ci piace condividere con voi le nostre riflessioni sulle notizie apparse sui principali quotidiani negli ultimi mesi di questo anno così particolare e complesso.

Iniziamo da fine agosto, quando la Bce ha deciso di rivedere le proprie aspettative di vigilanza in merito agli accantonamenti prudenziali per le nuove esposizioni deteriorate (non-performing exposures, Npe) definite nell’Addendum alle Linee guida per le banche sui crediti deteriorati dove si prevede di “svalutare un credito deteriorato un terzo all’anno”.

L’opinione più diffusa tra i maggiori esperti è che la Bce ha scelto il momento sbagliato per modificare il calendar provisioning e applicando questa norma al post Covid si rischia un disastro non solo sulle nostre banche.

Da una ricerca dell’Università Goethe di Francoforte e dell’Università della Danimarca del Sud emerge che di fronte alla pandemia, le banche meno capitalizzate hanno aumentato i loro prestiti, mentre quelle più capitalizzate hanno adottato strategie più restrittive. Le banche più capitalizzate hanno avuto un aumento di incagli, ristrutturazioni ed anche insolvenze temporanee. Di conseguenza, un più rigido calendar provisioning può mettere a repentaglio istituti sostanzialmente solidi.

Il timore è che la crisi seguita al lockdown possa riportare il monte dei crediti non performing alla quota di cinque anni fa ed è per questo motivo che il tema della gestione degli NPL è ai primi posti nell’agenda delle discussioni finanziarie nazionali e internazionali.

Il tema degli NPL insomma è sempre molto attuale e riserva problematiche da sciogliere, è importante confrontarsi e prevedere gli scenari per prepararsi al futuro cogliendone le opportunità.

E’ sempre più strategica la collaborazione fra il mondo bancario e finanziario e le società specializzate nelle informazioni e tecnologie per business information e NPL&UTP.

La necessità di supporto alle banche da parte di servicer crescerà con prodotti personalizzati per estrarre valore dai crediti e consentire una gestione differenziata.
I servicer che faranno la differenza saranno quelli che con la tecnologia sapranno offrire soluzioni integrabili nei processi di gestione per avere dati aggiornati, consulenza qualificata e fornire supporto in analisi predittive sull’evoluzione del credito.

Di tutto questo ne parleremo il 13 ottobre nella VII edizione del Congresso nazionale di Giurimetria, Banca e Finanza organizzato da Alma Iura a Verona dove si discuterà le prospettive di gestione NPL e UTP nel post emergenza.

AIM Credit Solutions sarà presente come partner in questa importante piazza finanziaria dove si incontrano i maggiori players del mercato bancario e assicurativo italiani.

Ci possiamo incontrare…scrivici!

Consulente del Credito e Agente Immobiliare per un Agenzia 4.0

Tutti ormai abbiamo sentito parlare di Industria 4.0 che nasce dalla quarta rivoluzione industriale, ossia il processo che porterà alla produzione industriale del tutto automatizzata e interconnessa.

Ed ecco che anche il Consulente del Credito e l’Agente Immobiliare insieme potranno svolgere un’attività innovativa ed efficace a supporto della clientela in un Agenzia immobiliare 4.0.

Con la revisione della normativa cosiddetta “Segnalazione dei mutui” l’agente immobiliare può tornare a segnalare ai mediatori creditizi e agenti in attività finanziaria (iscritti all’OAM) i clienti che necessitano di un mutuo. Questa nuova normativa annulla la precedente con la quale nel 2012 si vietava all’agente immobiliare questa attività.
Le stime parlano di 60%-70% di richieste di finanziamento sugli acquisti di immobili.

Inoltre con l’approvazione della nuova legge europea che sancisce “le incompatibilità” si configura come una vera e propria rivoluzione per gli agenti immobiliari poichè esclude dall’attività di mediazione i dipendenti di istituti bancari, finanziari, assicurativi, di enti pubblici o privati.

Tutte queste novità e il rischio della disintermediazione in genere paventato dalle numerose start-up real estate arrivate sul mercato spingono l’Agenzia a trasformarsi e diventare multidisciplinare e multiservizi per poter conquistare la fiducia del cliente e soprattutto soddisfare le diverse esigenze sia del venditore sia dell’acquirente, insomma fare quel salto di qualità che consenta di superare le criticità dell’attuale mercato.

Multidisciplinare perché dovrà “contenere” al suo interno più professioni e specializzazioni, dal consulente del credito, al geometra, all’avvocato per poter fornire risposte e servizi al cliente che non deve essere costretto a cercare da solo le figure professionali giuste per giungere alla decisione. Infine non ci dimentichiamo le competenze legate alle procedure per la vendita all’asta, con e senza incanto, e le possibilità di intervento degli agenti immobiliari professionali come consulenti in ambito di esecuzioni immobiliari.

Multiservizi perché offrendo servizi anche complementari alla propria attività consentirà  di creare beneficio per il cliente, servizi per chi vende casa e servizi a tutela dell’acquirente come creare un “fascicolo documentale online” che consente di avere tutte le visure, le verifiche e i documenti necessari per procedere e giungere al rogito senza brutte sorprese.

Inoltre anche per il Consulente del Credito che presenterà il soggetto all’istituto finanziatore occorre fornire gli strumenti e servizi per svolgere al meglio la propria attività, valutando opportunamente le caratteristiche di affidabilità economica-commerciale del cliente senza incorrere in perdite di tempo.

Ecco che l’Agenzia 4.0 deve stringere partnership per ampliare le offerte e migliorare lo standard di servizio che di sicuro permetterà di aumentare in numero degli immobili intermediati e tutto questo certo avrà un impatto positivo per la ripresa del mercato immobiliare

Esperti e osservatori stanno cercando di capire come cambierà il lavoro, quali nuove professionalità saranno necessarie e quali invece presto potrebbero scomparire con l’industria 4.0, noi di AIM ci siamo con soluzioni e servizi concreti:

SKANNER – La piattaforma delle Informazioni Immobiliari 

Bilancio Catastale PLUS – Report informativo sul patrimonio immobiliare

Servizi per valutare l’affidabilità di soggetti italiani e esteri

Per info, scriveteci

Data Remediation: come i servicer possono essere della partita

Con il termine Data Remediation si intende tutte quelle attività necessarie a popolare e completare i database proprietari relativi ai portafogli di crediti NPL oggetto di valutazione ed eventuale cessione soprattutto nel settore bancario.

La qualità del credito è condizionata dalla qualità dei dati

Ad oggi questa tematica è sempre molto attuale, malgrado sono anni che la problematica della gestione NPL è discussa e affrontata, a seguito di numerose cessioni e acquisizioni comunque  risulta fondamentale avere un database che contenga informazioni complete e soprattutto aggiornate per una corretta valutazione di portafogli senza rischiare grandi deprezzamenti e/o per procedere con un recupero efficace.

La maggior parte degli originator, tra cui molte banche medio-piccole, non è strutturata per svolgere autonomamente questa attività.

Anche le linee guida europee e quelle italiane hanno rivisto il tema degli NPL ed è risultato che una gestione più accurata è più redditizia di una cessione veloce.

Ed ecco che i servicer/outsourcer sono ancora in gioco per questa preziosa e strategica attività di arricchimento e verifica delle informazioni per dare agli originator, ai main servicer gli strumenti efficaci per una valutazione accurata indipendentemente dal fatto che l’istituto decida di fare una gestione interna o in outsourcing.

È necessario arricchire e segmentare il Loan Data Tape (LDT), il database che deve contenere i dati relativi ai crediti e ai debitori. Le informazioni di maggiore interesse per aggiornare le posizioni e le relative garanzie reali e personali continuano ad essere le informazioni catastali, la verifica della presenza di atti negativi (protesti e pregiudizievoli), lo stato delle procedure esecutive e concorsuali, stima aggiornata del valore.

Ed ecco che i servicer, le aziende di recupero crediti e informazioni commerciali possono diventare protagoniste in questa attività e proporsi in modo competitivo al mercato se investono in tecnologia per velocizzare e ottimizzare l’attività di Data Remediation.

Poiché i sistemi operativi delle banche sono basati sulla contabilità e non sulla gestione, i servicer indipendenti devono sfruttare questa opportunità!

Lo strumento ideale per la costruzione del set informativo completo ed adeguato per la valorizzazione del portafoglio è WorkArea Provider, procedura per configurare indagini personalizzate per tipologie di credito e automatizzare i flussi.

L’iter consente poi di creare un dataset per avere un loan data tape completo e quindi poter integrare il tutto nei processi di gestione dell’istituto.

La tecnologia aiuta l’outsourcer nella specializzazione e nel partecipare attivamente alla partita NPL.

Richiedi Info su WA Provider

Real estate e Procedure Esecutive: come non disperdere il valore degli immobili

A distanza di alcuni anni dall’entrata in vigore delle modifiche normative relative alle procedure esecutive per semplificare e velocizzare i tempi della giustizia per un recupero dei crediti garantiti da immobili i numeri che ne emergono non sono certo soddisfacenti soprattutto in merito a non disperdere il valore degli immobili. Ad oggi le diverse soluzioni per migliorare l’accessibilità e la visibilità delle procedure non hanno portato a quella rivoluzione auspicata.

Su un punto, tutti noi concordiamo, la soluzione non può essere quella di vendere al ribasso solo per chiudere il procedimento, quindi l’obiettivo da perseguire deve essere quello di cancellare il debito completamente con soddisfazione di tutte le parti.
Un maggior valore dell’immobile è positivo per tutta la catena, per il debitore che ha maggiori risorse per pagare i creditori ed avere un eventuale somma in più potrebbe aiutare a risollevare la sua posizione.

Anche se vi è stato un sensibile incremento sulle aggiudicazioni, i numeri post riforme 2015-2016 sono:

Fonte: Il Sole 24 Ore

Comunque ad oggi le procedure d’asta rappresentano un potenziale epilogo solo per una parte trascurabile dei crediti in sofferenza.

Altra nota sicuramente negativa nel percorso intrapreso è la sospensione da febbraio della consultazione delle aste telematiche da parte del Garante della Privacy, così le difficoltà non diminuiscono.

Un elemento su cui focalizzare l’attenzione sicuramente è l’eccessiva differenza, direi troppa, tra i valori degli immobili compravenduti nel libero mercato e quelli aggiudicati in asta.
Altro parametro fondamentale è il tempo di effettivo ingresso a vendita avvenuta, non dimentichiamo che dilatando l’arco di tempo per l’effettiva liberazione questo porterà alla probabile conseguenza di deprezzamento del valore e ad oggi, vi un emendamento (in sede di conversione) che prevede di introdurre un arco di tempo più ampio per la liberazione dell’immobile pignorato.

Come possiamo recuperare i debiti senza andare all’asta?

Ed ecco che dobbiamo “ripartire” soprattutto ad investire nella fase pre-asta e gestire la transazione fuori dai tribunali per ridurre il gap tra Market Value e Judicial Market Value degli immobili. La fase pre-asta quindi avrà bisogno anche di una migliore regolamentazione.

I punti cruciali della problematica Npl Secured e recupero immobili dove investire con una migliore gestione sono:

  • coinvolgere operatori che hanno ottima conoscenza del mercato immobiliare
  • individuare soluzioni alternative per collocare l’immobile
  • nascita di una figura ibrida tra avvocato e agente immobiliare

Sul tema di valorizzare il momento precedente per non arrivare ad un “prezzo vile” dell’immobile trova d’accordo tutti gli operatori, dai servicer Real Estate ai Notai che hanno iniziato a concentrare la loro attenzione su questa fase per non portare all’eccessiva svalutazione con:

  1. definizione di sistemi e standard di valutazione immobiliare
  2. portali per vendite più fluide e veloci
  3. profilare meglio l’offerta e la domanda adottando strumenti innovativi che sgravano settore finanziario
  4. trovare soluzioni complementari alla vendita, gestire attraverso veicoli come “affitto con futura vendita” anche per lungo periodo

Fonte: Associazione T6 – 4° Convegno Nazionale

Investire nella fase pre-asta è necessario per salvaguardare l’economia nel suo complesso, occorre quindi investire sui servizi immobiliari, stime e valutazioni comparativi, figure con competenze su real estate, servicer indipendenti nei servizi Real Estate che operano sulla qualità dei dati, verifica e valutazione.

Tutto questo per analizzare quali trasformazioni ci aspettano e, noi di AIM Credit Solutions, con la business unit Real Estate siamo pronti per essere protagonisti e non semplici spettatori.

La Blockchain cambierà il Catasto?

La notizia che forse la Blockchain cambierà il Catasto ci ha incuriosito e vogliamo condividere: quando si parla di immobili e di tecnologia, noi di AIM siamo sempre molto attenti!

Il Catasto svedese testerà per la prima volta la blockchain nella vendita di immobili.
L’autorità competente prevede di condurre la prima transazione, mediante il sistema blockchain, nei prossimi mesi.

Pensate che sia una fake news?
Non è così, in Svezia dichiarano di essere già pronti con la struttura di gestione delle operazioni immobiliari e stanno cercando i primi volontari che desiderano vendere e acquistare casa (Fonte: L’articolo di Shefali Anand per il Wall Street Journal).

Oltre a non essere una bufala, non dobbiamo considerarli neppure dei marziani perché hanno ben chiaro quali vantaggi avranno da questa innovazione: hanno dichiarato che la registrazione e il trasferimento dei titoli sarà più veloce, si passerà da un tempo medio di mesi a giorni…c’è chi dice anche ore. Una bella rivoluzione!

La banca dell’acquirente potrebbe emettere il prestito sulla base di questo contratto e concederlo più rapidamente…

Fonte: Rapporto ufficiale sul progetto Lantmäteriet.

La nuova tecnologia blockchain (catena a blocchi – è un registro aperto e distribuito che può registrare le transazioni tra due parti in modo sicuro, verificabile e permanente) ormai  in molti pensano che possa riscrivere il modo di gestire le transazioni sul web rendendole molto più sicure e anti-hacher.

Mentre nel resto del mondo stanno già lavorando concretamente con questa nuova tecnologia informatica in Italia siamo ancora fermi a fare delle ipotesi di utilizzo nella tenuta dei registri pubblici della PA, dai registri catastali ed immobiliari al registro imprese.

News dal mondo:
– Negli Stati Uniti è già dal 2016 che è partito un progetto per testare la creazione di estratti del catasto digitali mediante blockchain.
– In India, lo stato dell’Andhra Pradesh sta sviluppando una soluzione basata su blockchain per registrare le proprietà immobiliari.
– Nella Repubblica di Georgia, già dal 2017 l’Agenzia nazionale del registro pubblico archivia atti di compravendita di immobili e registrazioni di mutui su una struttura blockchain.

Nel nostro Paese c’è una proposta veramente interessante ed è quella di creare una blockchain parzialmente pubblica per incentivare a trascrivere anche le promesse di vendita e i compromessi che ad oggi non vengono quasi mai trascritti in conservatoria. Sulla piattaforma quindi far accedere gli agenti immobiliari, piattaforme immobiliari e i notai dove poter registrare i preliminari e il pubblico deve avere la possibilità di verificare lo stato di un certo immobile in tempo reale.

Noi crediamo che la a tecnologia delle blockchain non è destinata a scomparire ma ci offrirà nuove opportunità interessanti.

Stay tuned e seguici su -–> Real Estate Solutions di AIM

Le garanzie immobiliari alle REOCO per una gestione proattiva ed efficiente

Banca d’Italia ha avviato la consultazione pubblica sulle nuove disposizioni di vigilanza in materia di investimenti in immobili dove si delineano le attività per una gestione proattiva ed efficiente delle garanzie immobiliari. Siamo in attesa delle osservazioni degli istituti che devono pervenire entro la deadline del 18 maggio 2018!

Le nuove disposizioni mirano a favorire una gestione più proattiva ed efficiente delle garanzie immobiliari e a favorire il migliore e più rapido realizzo degli immobili acquisiti per finalità di recupero crediti; si inseriscono nel più ampio filone di iniziative volte a favorire la riduzione dello stock dei crediti deteriorati (Non-Performing Loans – NPL) delle banche italiane, con particolare focussui crediti assistiti da garanzie immobiliari.

Disposizioni di VIGILANZA

La cosa sarà sicuramente da monitorare perché con questa consultazione verranno definite tutte le modalità per favorire l’efficienza e la rapidità del processo di recupero degli NPLs, in particolare attraverso l’acquisizione – diretta o indiretta, attraverso società specializzate – degli immobili posti a garanzia.

Il documento inoltre fornisce specifiche indicazioni, ispirati a Real Estate Owned Company (REOCO)e alle migliori prassi di mercato, in materia di , strumento utile per promuovere il buon esito delle procedure esecutive e delle aste immobiliari nonché la gestione professionale degli immobili eventualmente acquisiti, in una prospettiva di ottimizzazione dei tempi e dei valori di recupero.

Con queste Disposizioni, si istituzionalizza una gestione dei crediti ipotecari tramite ReoCo perché queste società immobiliari sono specializzate, competenti nell’analisi dei diversi asset class con la definizione di modelli di business diversi per raggiungere come obiettivo principale quello di garantire i flussi di recupero previsti dal business plan definito.

Si conferma così l’enorme interesse da parte dell’azienda di “conoscere” l’immobile a garanzia, la storia di questo fino allo stato attuale per poter decidere la migliore gestione.
Ed ecco che le società di informazioni e recupero sono chiamate a creare un fascicolo elettronico dettagliato dell’immobile oggetto di garanzia con nuovi strumenti e soprattutto garantire l’integrazione nei sistemi informativi degli istituti e delle “nuove” società ReoCo.

Per soddisfare questa esigenza, AIM ha arricchito i propri servizi con la Visura Catastale Storica di terreni e fabbricati in modalità strutturata XML. Con questa modalità tutte le informazioni sono predisposte ad essere inserite nelle strutture dati della ReoCo.
Le variazioni catastali evidenziate nella storia dell’immobile, dai dati dei precedenti proprietari, dei frazionamenti, delle particelle soppresse, consentono di creare un consistente “fascicolo elettronico” che descrive lo stato attuale degli immobili….Grazie a queste informazioni anche gli atti di conservatoria relativi all’immobile saranno di semplice associazione —>  Richiedi info

Valore di mercato dell’immobile in esecuzione – LINEE GUIDA ABI

L’anno 2018 è ripartito con molte iniziative e il tema gestione e recupero crediti NPL è sempre al centro dell’attenzione del nostro settore.

Il 23 gennaio a Roma l’Associazione bancaria italiana (ABI) ha presentato il testo delle nuove Linee guida per la valutazione degli immobili a garanzia dei crediti inesigibili, un documento molto dettagliato che mira a valorizzare la garanzia immobiliare e che ora passerà al vaglio di Autorità, Ministeri e CSM.

Il paragrafo di maggiore interesse per la nostra attività è quello dedicato alla definizione di Valore di mercato (paragrafo n. 3) e analizziamo insieme quali dati e quali servizi possiamo fornire al “Valutatore immobiliare” per svolgere al meglio il proprio lavoro.

In linea di principio, obiettivo del trasferimento della proprietà nelle procedure (giudiziarie o stragiudiziali) è quello di avvicinare il più possibile il prezzo di trasferimento al valore di mercato.

Nel documento è la prima volta nella storia di questo settore che viene definito il “valore di mercato con assunzione” dove si evidenzia come le condizioni di trasferimento dell’immobile incidono notevolmente sul suo valore, quindi è necessario da parte del Valutatore una stima motivata e non semplicemente una decurtazione percentuale del “valore di mercato”.

Per determinare il valore in base a delle assunzioni, il perito (valutatore immobiliare) deve considerare tale circostanza attraverso una correzione dei prezzi marginali delle caratteristiche prese in esame con una ponderazione dei saggi di capitalizzazione e/o canone di locazione e dei costi, tenendo conto dei singoli fattori che caratterizzano il mercato degli immobili in Procedura Esecutiva e Concorsuale:

  • dei dati immobiliari (prezzi e caratteristiche) di beni venduti con le medesime procedure;
  • delle risultanze e degli andamenti delle compravendite;
  • delle indagini statistiche svolte sulle vendite giudiziarie (singolo Tribunale oppure nazionali);
  • degli elementi desumibili dal Tribunale in oggetto (tempi di vendita, ecc.);
  • delle condizioni che modificano le situazioni indicate nella definizione di valore di mercato

Estremamente interessanti son le indicazioni per una valutazione del valore di mercato con l’assunzione relativa alla vendita tramite procedura stragiudiziale o giudiziale con le indicazioni dei dati da tracciare su ciascun tribunale italiano che, come sappiamo ognuno fa storia a sé.

Analisi dei beni immobili offerti in asta e quelli aggiudicati.
Importante, per l’esperto, è avvalersi di statistiche che facciano riferimento ai volumi di compravendita per gli immobili in asta anche in relazione ai dati sulle compravendite sul libero mercato di immobili del settore residenziale e non residenziale. Le informazioni sui settori residenziale e non residenziale dovrebbero essere fornite a livello nazionale con dettagli relativi ad ogni Tribunale, con specifico focus sull’ubicazione del bene immobile oggetto di stima.
Questi dati potrebbero riguardare il Numero di Transazioni Normalizzate (NTN) ovvero ponderate rispetto all’effettiva quota di proprietà oggetto dei futuri bandi di vendita, e l’indice di Intensità Mercato Immobiliare, ottenuto dal rapporto tra NTN e la quantità di unità immobiliari esistenti (consistenze).
Rispetto al periodo temporale, i dati dovrebbero essere aggiornati annualmente.
L’analisi che dovrebbe riguardare il tribunale di competenza, agevolerebbe la capacità di stima degli immobili oggetto di valutazione.

Linee Guida VALUTAZIONE IMMOBILI A GARANZIA CREDITI INESIGIBILI

C’è molto da fare per dare supporto al “Valutatore Immobiliare”, noi stiamo già lavorando…Stay tuned!

 

Le banche sono alla ricerca di nuovi servizi digitali anche non bancari

Le banche sono alla ricerca di nuovi servizi digitali anche non bancari, di sicuro non vogliono cambiare mestiere per soddisfare le esigenze che emergono dal profondo cambiamento negli stili di vita di nuovi e vecchi clienti, non solo per le nuove generazioni.

Ed ecco che nelle banche stanno costituendosi nuovi uffici, nuove cariche per incrementare l’offerta bancaria digitale e coprire le esigenze di vita quotidiana che maturano in una società che cambia.

Il digitale non è più necessario solo per migliorare l’efficienza o fornire il supporto ma permette di creare un nuovo modello di business per riconquistare la fiducia e, alcune volte, la credibilità verso la clientela. Quindi governare lo sviluppo in chiave digitale della banca è fondamentale per arricchire il suo sistema di offerta ed essere più competitiva.

Nel 2015 vi erano 654 banche, circa 124 in meno rispetto al 2004!

Le banche, secondo il presidente della Consob, Giuseppe Vegas:

“saranno spazzate via dal Fintech…perché le banche italiane sono sempre state estremamente costose e incapaci di offrire soluzioni tecnologiche adeguate alle esigenze dei propri clienti.”

ASSEMBLEA CONSOB 2017, GIUSEPPE VEGAS, PRESIDENTE, 08-05-2017, MILANO – FOTO DI SERGIO OLIVERIO / Imagoeconomica

 

La banca del presente ha capito che deve trasformarsi.

Le banche digitali dei diversi gruppi bancari si stanno muovendo, sta cercando non solo servizi bancari, ma nuovi servizi user-oriented, facili e accessibili.

Si stanno dotando di piattaforme per erogare più servizi definiti “personal care” per soddisfare le esigenze di informazioni dei clienti.

Sono diversi gli annunci di questi giorni che descrivono nuovi servizi per i clienti privati, dal chatbot su sito e app per l’assistenza virtuale (Fonte: Digital4Executive)

Quali innovazioni ci aspettano? E questo è un trend del settore o è già realtà?

 

 

Le banche dichiarano:

“dobbiamo guardare con molta più attenzione e collaborare con chi crea nuovi prodotti con nuova tecnologia questi saranno i partner giusti per dare valore ai clienti e recuperare la credibilità/affidabilità e nuovi target”

Il Forum Banca 2017 anche questo anno si è confermato un appuntamento fondamentale dove si è parlato e delineato il futuro del mondo bancario.

Nell’ambito delle soluzioni FinTech, noi di AIM abbiamo presentato SKANNER, la piattaforma digitale delle informazioni immobiliari.

La banca può così essere “vicina” al cliente quando questo si trova a valutare la vendita, l’acquisto della casa e comunque a pensare, decidere ed individuare le possibili soluzioni relative alle esigenze immobiliari. Il cliente può essere “accompagnato” nel suo percorso di ricerca e valutazione delle informazioni senza aspettare che questo entri in filiale, magari a chiedere il mutuo, perché alcune volte è troppo tardi per poterlo “avvicinare”!

SKANNER è la soluzione digitale innovativa per soddisfare le esigenze informative di nuovi e vecchi clienti della sua banca fornendo una nuova user experience.

Per il cliente o potenziale che vuole:

  • VALUTARE L’ACQUISTO O L’AFFITTO DI UNA CASA
  • VERIFICARE IL VALORE COMMERCIALE DELL’IMMOBILE
  • VERIFICARE LO STATO E I PROPRIETARI DELL’IMMOBILE

 

In AIM l’innovazione non si ferma!

Sei una società di recupero crediti o un’agenzia di informazioni commerciali e vuoi “partecipare” a questo nuovo ecosistema della banca, possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto digitale…contattaci!

 

 

Asking price: pericoli e necessità per le valutazioni immobiliari

In questa calda estate abbiamo seguito le discussioni apparse sull’impiego degli asking price nelle stime immobiliari con  i pericoli e le necessità per le valutazioni. Si è discusso molto sull’utilizzo dei prezzi di offerta (asking price) degli immobili anziché i prezzi reali di compravendita.

Il loro impiego sembra essere entrato nella pratica valutativa anche grazie alla recente norma UNI 11612:2015 sulla “Stima del valore di mercato degli immobili” dove è previsto.

Abbiamo letto articoli che mettono in evidenza quali sono i pericoli nell’utilizzo di asking price nei rapporti di valutazione e nelle perizie, mentre altri protagonisti del settore vedono questo un caso tutto italiano dove “convivono posizioni dominanti e approssimazioni di necessità”.

Le maggiori perplessità manifestate sull’uso degli asking price che condividiamo è sulla verifica della veridicità dell’annuncio stesso, il prezzo potrebbe non essere reale, inoltre l’immobile nell’annuncio pubblicitario viene sinteticamente descritto e quindi poco utilizzabile per un confronto.

Questo metodo è stato definito:

“un escamotage per avere indicatori comparabili in modalità economica anche se scarsamente affidabile”

mentre alcuni consigliano di utilizzare i prezzi delle offerte di vendita stimando il differenziale tra questi e quelle di transazione viste le difficoltà di avere una raccolta dei dati comparabili se non con spese elevate.

Gli operatori del settore delle informazioni commerciali e del recupero crediti conoscono molto bene le caratteristiche delle banche dati a disposizione e ogni giorno constatano come i dati sono insufficienti e non del tutto corretti.
Risulta quindi opportuno dotarsi di procedure e applicativi che consentano non solo di reperire il dato ma che permettano anche una normalizzazione e un’elaborazione efficiente delle informazioni ottenendo una prima valutazione economica che tenga anche conto della sostenibilità economica del servizio.

L’esigenza di valutazioni immobiliari complete, veloci e massive è sempre maggiore alla luce di crediti secured in portafogli NPL.

Ed ecco che l’utilizzo di quotazioni OMI per i fabbricati e VAM per i terreni risultano una soluzione valida e di fondamentale supporto alle attività di valutazione pur riconoscendone delle limitazioni poiché questi valori non tengono conto delle reali caratteristiche dell’immobile trasferito come metratura, destinazione d’uso, anno di costruzione etc…

Vedi le soluzioni AIM Real Estate per arricchire i tuoi servizi informativi.

Il Remarketing immobiliare sarà il futuro?

La dismissione di portafogli immobiliari, o distressed asset, da parte delle banche è l’attività che più le impegna in questo periodo.

Ricordiamo l’annuncio di Unicredit che ha dismesso crediti per un valore lordo di 1,5 miliardi di euro attraverso un accordo con Sistemia, Yard, ItAuction per la commercializzazione e valorizzazione degli immobili provenienti da contratti di leasing risolti.

Il Remarketing immobiliare sarà il futuro?
Il Remarketing immobiliare, ossia l’acquisto di un immobile direttamente da una Banca, tra i cespiti ritirati a causa dell’insolvenza del debitore, può essere un’opportunità anche per il privato.

Con il d.lgs 72/2916 si è avuto anche nel nostro ordinamento i nuovi strumenti volti a facilitare lo smaltimento dell’enorme carico di procedure esecutive immobiliari e la vendita consensuale degli immobili con ipoteche.
Tutti questi nuovi strumenti che aiutano a ridurre i tempi di recupero sono B2B, cioè rivolti agli imprenditori, mentre per il privato/consumatore siamo in attesa delle disposizioni di attuazione che erano previste per febbraio 2017!

In attesa che venga colmato il vuoto normativo gli operatori di settore hanno affinato strumenti operativi stragiudiziali per essere più efficaci nel recupero dei crediti in sofferenza garantiti da beni immobili. L’obiettivo principale degli istituti, avallati anche dagli organismi di vigilanza, è di evitare il deprezzamento del bene a seguito dei diversi tentativi di vendita all’asta.

Ed ecco che il mercato si anima di società specializzate real estate e si ha la “nascita” di nuovi network professionali che puntano sul remarketing immobiliare con un’attività specialistica per la gestione e valorizzazione delle garanzie immobiliari attraverso la ricerca di soluzioni alternative alla gestione delle sofferenze bancarie non solo tramite le aste giudiziali.

Le attività di questi operatori indipendenti si esplicano in una promozione commerciale, nel fornire supporto finanziario all’acquirente e nella ricerca della soluzione abitativa alternativa al venditore.

Molti professionisti però si sono mostrati scettici sull’effettiva efficacia di queste attività nella riduzione delle esecuzioni, ma, concorderete con noi, che il cuore della questione su cui i servicer devono concentrarsi è l’asset immobiliare.

C’è sempre maggiore richieste di servizi strutturati ed integrati nei sistemi informativi dei clienti visti i volumi da gestire: Real Estate Solutions