Le prospettive NPL e la complessità degli UTP: andrà proprio tutto bene?

Settembre si è concluso e come ogni anno ci piace condividere con voi le nostre riflessioni sulle notizie apparse sui principali quotidiani negli ultimi mesi di questo anno così particolare e complesso.

Iniziamo da fine agosto, quando la Bce ha deciso di rivedere le proprie aspettative di vigilanza in merito agli accantonamenti prudenziali per le nuove esposizioni deteriorate (non-performing exposures, Npe) definite nell’Addendum alle Linee guida per le banche sui crediti deteriorati dove si prevede di “svalutare un credito deteriorato un terzo all’anno”.

L’opinione più diffusa tra i maggiori esperti è che la Bce ha scelto il momento sbagliato per modificare il calendar provisioning e applicando questa norma al post Covid si rischia un disastro non solo sulle nostre banche.

Da una ricerca dell’Università Goethe di Francoforte e dell’Università della Danimarca del Sud emerge che di fronte alla pandemia, le banche meno capitalizzate hanno aumentato i loro prestiti, mentre quelle più capitalizzate hanno adottato strategie più restrittive. Le banche più capitalizzate hanno avuto un aumento di incagli, ristrutturazioni ed anche insolvenze temporanee. Di conseguenza, un più rigido calendar provisioning può mettere a repentaglio istituti sostanzialmente solidi.

Il timore è che la crisi seguita al lockdown possa riportare il monte dei crediti non performing alla quota di cinque anni fa ed è per questo motivo che il tema della gestione degli NPL è ai primi posti nell’agenda delle discussioni finanziarie nazionali e internazionali.

Il tema degli NPL insomma è sempre molto attuale e riserva problematiche da sciogliere, è importante confrontarsi e prevedere gli scenari per prepararsi al futuro cogliendone le opportunità.

E’ sempre più strategica la collaborazione fra il mondo bancario e finanziario e le società specializzate nelle informazioni e tecnologie per business information e NPL&UTP.

La necessità di supporto alle banche da parte di servicer crescerà con prodotti personalizzati per estrarre valore dai crediti e consentire una gestione differenziata.
I servicer che faranno la differenza saranno quelli che con la tecnologia sapranno offrire soluzioni integrabili nei processi di gestione per avere dati aggiornati, consulenza qualificata e fornire supporto in analisi predittive sull’evoluzione del credito.

Di tutto questo ne parleremo il 13 ottobre nella VII edizione del Congresso nazionale di Giurimetria, Banca e Finanza organizzato da Alma Iura a Verona dove si discuterà le prospettive di gestione NPL e UTP nel post emergenza.

AIM Credit Solutions sarà presente come partner in questa importante piazza finanziaria dove si incontrano i maggiori players del mercato bancario e assicurativo italiani.

Ci possiamo incontrare…scrivici!