PropTech, Fintech nel Settore Immobiliare

È il momento di conoscere e approfondire la trasformazione digitale del settore immobiliare denominata PropTech che, malgrado in Italia è ancora agli albori, vedrà nel 2019 interessanti proposte e tra i protagonisti ci saremo sicuramente anche noi di AIM.

Il termine PropTech è nato nel 2014 nel Regno Unito e deriva dalla fusione delle parole property (proprietà) e technology (tecnologia), fa riferimento alla innovazione legata al settore immobiliare per renderlo più efficiente e produttivo.
Anche in questo settore iper-conservatore ci sono prodotti innovativi, tecnologici e nuovi modelli di trasformazione del mercato di estremo interesse.

La definizione più condivisa di PropTech, è quella dell’Università di Oxford che recita:

“PropTech è una piccola parte della più ampia trasformazione digitale del settore immobiliare. Descrive un movimento che guida un cambiamento di mentalità con il settore immobiliare e i suoi consumatori in merito all’innovazione basata sulla tecnologia nell’assemblaggio dei dati, nelle transazioni e nella progettazione di edifici e città “

Questa innovazione mira a rivoluzionare il mondo del Real Estate in modo da adattarlo pienamente al mondo digitale…. ricorda in modo speculare quello che è successo al mondo della finanza, generando il termine Fintech che sempre più spesso ne sentiamo parlare dai media e che ha avuto una forte diffusione nel corso di questo anno soprattutto con l’arrivo della PSD2, cioè di tutti quei sistemi di pagamento o di accesso alla gestione on line del proprio conto bancario attraverso l’utilizzo di software di terze parti autorizzate, introducendo con tutta evidenza il rischio di disintermediazione tra le banche e la propria clientela.

Minaccia o opportunità per il Real Estate?
Molte società in tutto il mondo, soprattutto nei Paesi anglosassoni, stanno puntando su questo nuovo mercato fiutando business. In particolare, la tecnologia viene utilizzata per creare o rinnovare servizi offerti nel settore immobiliare per vendere, acquistare, affittare, commercializzare e gestire le proprietà.

Il settore PropTech sta progredendo esponenzialmente di anno in anno in paesi come Regno Unito, Germania e Spagna. A livello globale, uno studio della Oxford University ha censito 150 proptech a livello globale suddivise in questi 3 ambiti:
smart real estate, che facilita l’operatività e la gestione degli asset immobiliari a diverse scale;
shared economy che punta al consumo collaborativo nell’utilizzo degli immobili
real estate fintech che si concentrano sulla fase transazionale della proprietà immobiliare, incluse le informazioni a supporto delle transazioni commerciali.

Le imprese PropTech creano nuovo valore aggiunto alla catena del settore immobiliare con:

  • Software di gestione degli immobili a supporto dell’attività;
  • Applicazione di nuove tecnologie come la realtà virtuale per permetterci di visitare la proprietà anche a distanza
  • Valutazione e stime comparative con l’analisi di Big Data

A ben guardare possiamo suddividere le startups immobiliari in 2 categorie:
1. Quelle che vengono in aiuto ai professionisti e aziende con strumenti supplementari per migliorare la sua offerta e la produttività.
2. Quelle che vogliono rimpiazzare i professionisti dell’immobiliare.

Le possibilità sono immense, i promotori e gli agenti immobiliari che saranno in grado di scegliere queste nuove proposte, potranno crearsi dei vantaggi competitivi interessanti e offrire ai propri clienti una offerta più personalizzata e flessibile.

In particolare è il mondo bancario che deve cogliere l’opportunità ed investire sulle imprese che realizzano soluzioni PropTech per offrire ai propri clienti un servizio completo e d’aiuto per realizzare il proprio “progetto casa”, dal mutuo alla ricerca dell’immobile.

Ed ecco che AIM con la piattaforma informativa immobiliare SKANNER.IT fornisce una innovativa user experience per l’indagine immobiliare e la sua valutazione navigando semplicemente la mappa. SKANNER rende possibile esplorare il territorio ed accedere alle informazioni immobiliari di dettaglio: conoscere il valore di un immobile per valutare l’acquisto o la locazione, scoprire il proprietario di un edificio, verificare i dati ufficiali e tutte le caratteristiche del bene evitando così truffe.

Purtroppo ad oggi, i principali sostenitori e finanziatori di questo nuovo settore sono operatori di venture capital e pochi acceleratori, mentre il mondo bancario sta ancora “a guardare”. In Italia possiamo annoverare solo il caso di BPER Banca che ha investito in una piattaforma per le compravendite tra privati.

Per capire la portata del fenomeno basti pensare che solo nell’ultima settimana 2 PropTech, la Yopa e la Habito, due piattaforme internet operative in Inghilterra, hanno raccolto oltre 45 milioni di euro dai venture capitalist.

A nostro avviso il mondo bancario deve aprirsi alle imprese che propongono tecnologia e innovazione digitale per affrontare varie problematiche del mercato immobiliare. Non dimentichiamo le nuove disposizioni di vigilanza bancaria in materia di investimenti in immobili entrate i vigore il 20 ottobre 2018 per incentivare la gestione proattiva delle garanzie immobiliari al fine di ottenere la rapida riduzione dei crediti deteriorati.

Del settore Real Estate e di tutte le novità che lo coinvolgono, ne continueremo a parlare approfonditamente nel 2019…..a presto!