Usare i propri dati come valuta: provocazione o genialità?

A settembre è stato aperto un nuovo negozio The Data Dollar Store dove è possibile usare i propri dati come valuta: potrebbe essere una provocazione o una fantastica genialità?

In questo negozio “originalissimo” gli acquisti si fanno solo cedendo i propri dati personali!

Questa iniziativa ideata dalla società di cybersecurity Kasperky Lab è molto curiosa, perché per acquistare i prodotti in vendita non è necessario danaro di nessun tipo, niente criptovalute ma solo dati del proprio smartphone!

“Una maglietta è costata agli utenti le ultime tre foto scattate dalla videocamera del proprio smartphone. Una tazza? Tre screenshot delle conversazioni Whatsapp o degli sms.”

Per fare acquisti devi vendere i dati come foto, conversazioni WhatsApp, sms, etc…

Ed ecco che la monetizzazione dei dati personali dell’utente interessa a molte start-up, anche italiane, dove stanno investendo per creare dei progetti personalizzabili.

Alcuni anni fa ero apparso un articolo sul Financial Times dove trattava di un “calcolatore interattivo” che permetteva di stabilire con esattezza il valore dei dati personali fino a giungere ad un vero e proprio listino prezzo.

“Informazioni generali su una persona, come età, sesso e posizione valgono solo 0.0005 $ a persona o $ 0.50 ogni 1.000 persone”

Forse questi valori non sono più validi o devono essere aggiornati ma, non è questo su cui focalizzare la nostra attenzione, il punto cruciale sono le nostre impronte digitali che lasciamo ogni giorno in rete mettendo una spunta per accedere all’uso di servizi o prodotti, interessano a molte aziende per la profilazione dei prospect e acquisire nuovi potenziali clienti.

Le nostre tracce digitali possono essere molto utili per sapere:

• Cosa compriamo o cosa desideriamo comprare;
• Dove ci troviamo o dove siamo stati;
• Le foto dell’ultima serata con gli amici;
• Quali video sono stati visualizzati.

Da parte delle aziende sono richieste sempre più competenze sulla gestione dei Big Data e soprattutto il rispetto del GDPR – General Data Protection Regulation UE 2016/679 che entrerà in vigore il 25 Maggio 2018.

Stay tuned!