Recupero dei tributi locali

Recupero dei tributi locali: non solo riforma, ma salto di qualità di processo e informativa

Negli ultimi anni, le performance della riscossione affidata ad ADER non hanno prodotto i risultati attesi, in particolare sui crediti di minore entità. La Commissione Finanze del Senato e la Relazione Benedetti hanno analizzato le cause dell’accumulo del magazzino fiscale, evidenziando inefficienze informative: basi dati incoerenti, difficoltà di qualificazione delle posizioni, scarsa recuperabilità.

Il problema, quindi, non riguarda soltanto la fase esattiva, ma la capacità di gestire in modo selettivo e continuo portafogli di crediti estremamente frammentati.

Da qui l’attenzione crescente verso l’ipotesi di una regia più strutturata e capace di coordinare la filiera senza creare situazioni di monopolio e orientata, secondo alcune valutazioni tecniche, verso forme di competizione regolata.

Un’impostazione che potrebbe aprire orizzonti anche ai soggetti privati specializzati, come i servicer, provenienti dal credit management, soprattutto per la gestione dei portafogli più datati e complessi.

Gli esiti normativi restano in definizione. Ciò che è evidente, però, è la richiesta di operatori con expertise elevata, capaci di garantire metodo, specializzazione e selettività nella gestione delle entrate locali: cicli istruttori più snelli, strumenti di lettura affidabili e flussi operativi in grado di sostenere volumi non costanti.

 

Verso nuovi requisiti tecnici: cosa diventerà rilevante per gli operatori?

Si delinea un cambio di prospettiva significativo: il focus non è solo sulla fase di recupero, ma sulla costruzione delle condizioni informative che rendono possibile il recupero stesso.

La lavorabilità delle posizioni, la coerenza dei dataset, la capacità di distinguere rapidamente tra crediti recuperabili e non recuperabili sono elementi essenziali per sostenere volumi complessi. È questo passaggio — dall’adempimento alla qualificazione informativa — che sta ridefinendo il mercato.

Il valore aggiunto per la filiera potrebbe derivare proprio dal contributo di soggetti specializzati, inseriti in sistemi di controllo e verifica delle performance, capaci di supportare gli enti nella gestione delle entrate non riscosse.

Il confronto non ha ancora prodotto obblighi formali, ma sta già evidenziando alcuni requisiti tecnici destinati a diventare centrali:

  • qualificazione preventiva delle posizioni
  • standardizzazione dei dataset comunali
  • aggiornamento anagrafico e patrimoniale affidabile
  • flussi operativi strutturati e tracciabili
  • governance dei dati e continuità dei processi
  • metriche tecniche di performance

 

AIM Credit Solutions: un’infrastruttura operativa per una filiera che si fa più tecnica

In un contesto in cui la due diligence guiderà sempre più la selezione e la priorità delle attività, la disponibilità di informazioni qualificate non è più un vantaggio competitivo: è una condizione operativa e abilitante.

AIM Credit Solutions lavora sull’intero processo informativo e di due diligence: un posizionamento che, in oltre 25 anni, si è evoluto dal supporto documentale alla costruzione di vere soluzioni operative integrate.

Oggi le nostre attività costituiscono una componente essenziale dell’infrastruttura richiesta agli operatori del settore:

Data Remediation

Uniformiamo e consolidiamo dataset eterogenei, rendendoli coerenti e lavorabili.

Enrichment informativo

Forniamo recapiti aggiornati, PEC e dati camerali che abilitano le attività istruttorie e stragiudiziali.

Rintracci legali e patrimoniali

Supportiamo la valutazione della recuperabilità attraverso informazioni mirate e verificabili.

Analisi immobiliare

I nostri processi elaborano, aggiornano e aggregano dati catastali, ipotecari e inquadramenti complessi, fondamentali nei portafogli più articolati.

Supporto alla fase giudiziale

Garantiamo informazioni tecniche allineate agli atti e alle esigenze procedurali.

Il confronto è aperto

Il quadro normativo non è ancora definito. Ma i punti emersi delineano già una traiettoria che va verso una maggiore responsabilità: nei confronti degli enti affidanti, della collettività e della filiera stessa.

Governance dei dati, riduzione della disomogeneità informativa, distinzione chiara tra recuperabile e inesigibile, modelli verificabili e continuità operativa: questi non sono semplici requisiti tecnici, ma condizioni per operare con efficienza, trasparenza e affidabilità.

I volumi, la complessità anagrafica e patrimoniale e l’esigenza di evitare dispersioni richiedono processi più maturi. Chi saprà costruire o adottare queste infrastrutture informative potrà cogliere un’opportunità concreta in una filiera che sta evolvendo rapidamente.

AIM Credit Solutions continuerà a supportare gli operatori mettendo a disposizione competenze, flussi e infrastrutture informative che consentono di lavorare con rigore, coerenza e continuità.

Per approfondire come strutturare basi informative e processi a supporto dell’accertamento e della riscossione delle entrate locali, contattaci qui.