L’accesso agli atti pubblici è gratis

L’accesso agli atti pubblici è gratis, con l’approvazione di FOIA Freedom of Information Act stiamo vivendo una rivoluzione. Finalmente l’Italia si è allineata agli altri paesi, europei e non solo, ad oggi sono ben 80 dove non si parla più solo di “trasparenza amministrativa” ma di libertà di informazione!

In pratica il cittadino può accedere liberamente e gratuitamente agli atti amministrativi senza dover specificare la motivazione e la richiesta potrà essere respinta solo se viola il segreto di stato, la sicurezza nazionale o privacy dei dati personali etc…

Prima di FOIA la normativa riconosceva il diritto di accesso solo a coloro che “potessero vantare un interesse personale, diretto, concreto e giuridicamente rilevante alla conoscenza di un determinato atto”. Una normativa restrittiva, applicata dalle nostre amministrazioni in modo ancor più riduttivo: oltre il 70% delle richieste hanno avuto esito negativo.

Un Paese per essere davvero trasparente ha bisogno di due tipi di trasparenza amministrativa.

Da un lato la “trasparenza proattiva”, ovvero il diritto di trovare sui siti web delle amministrazioni dati e informazioni sul perseguimento delle finalità istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche.

Dall’altro la “trasparenza reattiva”, ovvero il diritto di poter richiedere tutti i dati e documenti che non sono oggetto di pubblicazione obbligatoria sui siti delle amministrazioni.

Cit. Avvocato Ernesto Bellisario, esperto innovazione e promotore dell’iniziativa www.foia4italy.it

Poter accedere, quindi, agli atti della PA non è interessante solo per un controllo ma si rivelerà di sicuro interesse per le imprese che potranno trarne vantaggi e creare valore, ad esempio realizzare un’applicazione utilizzando i dati relativi alle ispezioni sanitarie nei ristoranti e quindi far conoscere eventuali violazioni delle norme igenico-sanitarie.
Questo è uno degli esempi, ma libero spazio all’imprenditorialità italiana e alla creatività!

Occorre ora passare alla pratica, il decreto è entrato in vigore il 23 giugno u.s. ma il nuovo diritto di accesso potrà essere esercitato a a partire dal 23 Dicembre 2016, tempo necessario per l’approvazione delle linee guida operative e tempo occorrente alla Pubblica Amministrazione per adeguarsi.